Sistemi di Gestione Integrati
Consulenza in materia di SGA
La gestione ambientale è una necessità che abbraccia aspetti sempre più ampi dell’organizzazione della vita aziendale, compresi quelli legislativi, tecnici e gestionali, e comporta oneri economici diretti ed indiretti non trascurabili.
Il miglioramento della competitività passa anche attraverso una buona organizzazione interna che consenta di pianificare, controllare e migliorare i processi e i costi aziendali.
Inoltre, il D. Lgs. 17/2011 ha esteso l’applicazione del D. Lgs. 231/01 - Responsabilità amministrativa delle imprese - ai reati ambientali (illeciti nella gestione dei rifiuti, scarichi idrici o emissioni in atmosfera, omessa bonifica di suolo e sottosuolo, danneggiamento di habitat protetti, ecc.) con la possibilità di gravi sanzioni di natura pecuniaria o interdittiva a carico dell’impresa nel caso in cui siano commessi reati che abbiano portato vantaggio o interesse all’impresa stessa. Il D. Lgs 231/01 aggiunge la responsabilità penale dell’impresa a quella della persona fisica.
I nostri consulenti vi seguiranno nell'iter di certificazione volontaria nelle fasi di:
- Check up iniziale per valutare la conformità dell’Organizzazione alla normativa ambientale
- Analisi ambientale iniziale di descrizione e valutazione degli aspetti e degli impatti ambientali correlati alle attività dell’Organizzazione
- Pianificazione Ambientale ovvero definizione della Politica Ambientale e del Programma di Miglioramento Ambientale
- Progettazione e sviluppo del corredo documentale del SGA: manuale, procedure, istruzioni operative e modulistica per la registrazione
- Audit interni del SGA per la verifica di conformità alla norma
- Riesame della Direzione
- Stesura della Dichiarazione Ambientale, documento di comunicazione alle parti interessate degli impegni e degli obiettivi stabiliti dall’Organizzazione
- Assistenza nell’iter di certificazione e/o registrazione
Il Sistema di Gestione Ambientale si sviluppa a partire da un esame ambientale iniziale che comprende:
- le prescrizioni di legge e i regolamenti comunali, regionali, nazionali e internazionali
- la valutazione dell'esperienza derivante dall'analisi di incidenti già capitati
- l'identificazione degli aspetti ambientali significativi e successiva analisi di tutte le procedure e le prassi esistenti in campo ambientale (valutazioni di impatto, autorizzazioni ambientali, ecc.)
- l'interesse e il coinvolgimento degli "stakeholders" ovvero di tutte le figure pubbliche e private con le quali l'attività produttiva ha delle interferenze (attività economiche limitrofe, clienti e fornitori, famiglie dei dipendenti, centi di ristoro, centri di aggregazione culturale o ricreativa, vicinato) al fine di mettere a corretta conoscenza delle politiche ambientali che si vorranno intraprendere.
- implementazione di una politica ambientale: è una dichiarazione di principio che sancisce l'impegno dell'azienda a favore della tutela ambientale, del rispetto della legislazione vigente in materia, del miglioramento continuo ed enuncia i principi generali cui tale impegno si ispira e le conseguenti decisioni strategiche. Essa stabilisce il risultato al quale tendere, in termini di livelli di responsabilità e di prestazioni richieste all'organizzazione, in confronto ai quali sarà giudicata ogni azione conseguente.
- progettazione e studio di fattibilità, valutazione di impatto economico sul breve e lungo periodo, ricerca di finanziamenti pubblici e privati, sviluppo di piani di ammortamento.
- valutazione iniziale iter di certificazione ambientale (es. EMAS, Ecolabel o altri)
Valutate e soddisfatte le condizioni precedenti si procede alla realizzazione e gestione del sistema.
Pianificazione (Plan): in questa fase si individuano gli obiettivi e i risultati ambientali desiderati tenendo conto della situazione iniziale, della politica ambientale, delle prescrizioni legislative, delle risorse disponibili, dei punti di vista delle parti interessate, e dell'impegno al miglioramento continuo. Infine si formula il programma di gestione ambientale ossia il programma operativo che definisce i compiti, le responsabilità, i tempi e le risorse per il raggiungimento degli obiettivi, nonché le modalità di controllo dell'avanzamento nell'attuazione del programma stesso.
Realizzazione e operatività (Do): in questa fase, in accordo alla politica ambientale, vengono attuati gli obiettivi ed il programma di gestione ambientale prendendo in considerazione i seguenti punti:
- struttura organizzativa e responsabilità;
- formazione, consapevolezza e competenza;
- comunicazioni;
- documentazione del sistema di gestione ambientale;
- controllo dei documenti;
- controllo delle attività;
- addestramento e reazioni alle emergenze.
Naturalmente l'organizzazione deve predisporre (in forma cartacea o informatica) la documentazione per descrivere le parti essenziali del sistema e le relative interazioni e correlazioni.
Controlli e azioni correttive (Check): in questa fase si possono individuare quattro punti principali:
- monitoraggio e misurazioni;
- non conformità, azioni preventive e correttive;
- registrazioni ambientali;
Vengono effettuati i controlli, per verificare la validità e l'efficacia del sistema di gestione ambientale e la congruenza tra risultati attesi e traguardi raggiunti al fine di adottare le necessarie azioni correttive. Infine nella fase di controllo troviamo gli audit del SGA ossia le verifiche ispettive, effettuate con risorse interne all'impresa, per valutare la validità e l'efficacia del SGA e la conformità dello stesso alla norma di riferimento.
Riesame (Act): l'ultima fase che chiude il ciclo è il riesame della Direzione la quale deve appunto periodicamente riesaminare il SGA per garantire la sua continua adeguatezza, efficacia e validità e valutare l'eventualità di modificare la politica ambientale, gli obiettivi ambientali o altri elementi del sistema.
Qual'è l'utilità di un Sistema di Gestione Ambientale?
Per iniziare
possiamo dire che nella società contemporanea c’è grande attenzione ai problemi ambientali. I cittadini, i gruppi di interesse, i politici, gli amministratori considerano la tutela dell’ambiente come un aspetto prioritario nelle scelte programmatiche.
Anche l’industria ne è coinvolta: vengono messi in rilievo il suo ruolo e le sue responsabilità nel rafforzamento dell’economia e nella tutela dell’ambiente. La partecipazione attiva dell’impresa si traduce in una maggiore accettazione da parte della comunità in cui essa è inserita e in un miglior rapporto con le autorità e con la pubblica amministrazione. Oggi quindi le aziende non si limitano unicamente a controllare che i loro parametri rispettino le norme di legge, ma tendono ad organizzare un sistema basato sulla prevenzione e sul miglioramento continuo del comportamento aziendale nei confronti dell'ambiente.
L’Unione Europea offre all’impresa uno strumento per valorizzare sul mercato e sul territorio la buona pratica ambientale: si tratta del Sistema Comunitario di Ecogestione e Audit (EMAS - Environmental Management and Audit Scheme). Questo strumento innovativo è stato creato con il Regolamento n. 1836/93 del 29 Giugno del 1993 "sull'adesione volontaria delle imprese del settore industriale ad un sistema comunitario di ecogestione ed audit", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee del 10 Luglio 1993 N. L 168.
Il Regolamento comunitario non è l'unico riferimento esistente nel campo dei sistemi di gestione ambientale. Infatti, I'ISO (International Standardisation Organisation) ha pubblicato nel 1996 le prime norme della serie 14000 sui sistemi di gestione ambientale:
ISO 14001 - Requisiti e guida per l'uso;
ISO 14004 - Linee guida applicative;
ISO 14010,14011 e 14012 sull'audit ambientale.
Le norme ISO 14000, riconosciute espressamente, nell'articolo 12 del Regolamento EMAS, come norma di attuazione, offrono alle imprese la possibilità di certificare il proprio sistema di gestione ambientale presso uno degli organismi di certificazione già operanti nel campo della certificazione dei sistemi di qualità.
Nelle certificazioni di sistema ambientale i requisiti minimi delle prestazioni ambientali vengono fissati per legge e controllati dagli organi pubblici, mentre eventuali requisiti aggiuntivi stabiliti dall'azienda sono completamente affidati all'autocontrollo aziendale. Le norme ISO 14000 sono dei modelli che descrivono le prescrizioni per Sistemi di gestione ambientali
ISO 14000 e EMAS comunque non sono in contrapposizione, sono semplicemente due facce della stessa medaglia. Lo schema ISO è più facile da implementare e ha una forte valenza commerciale, e il suo raggiungimento può servire come fase intermedia per la registrazione EMAS. L'ottenimento della registrazione EMAS è un passo successivo che comporta qualche vincolo in più, particolarmente nella diffusione della Dichiarazione Ambientale, e le aziende possono decidere di compiere tale passo in funzione dei vantaggi che ciò comporta.
Più concretamente,
l’adozione di un sistema di gestione ambientale comporta diversi benefici all’impresa (risparmi immediatamente riscontrabili e vantaggi strategici ed economici sul medio-lungo periodo)
- riduzione dei costi: l'adozione di un SGA comporta una revisione dell’intero sistema organizzativo e produttivo per rendere efficiente ed efficace il sistema di gestione ambientale. Per questo motivo l’introduzione di un SGA può richiamare l’attenzione su nuove soluzioni a problemi inerenti non soltanto gli aspetti ambientali, ma in generale la gestione dell’impresa. L’impresa può trarre benefici derivanti da una riduzione degli sprechi o una riduzione nel consumo di energia e di materie prime. Vantaggi economici si possono ottenere anche sul fronte dei rifiuti, ove si può ridurre la produzione ed i costi di smaltimento, e degli scarichi idrici.
- prevenzione delle responsabilità: avere un SGA significa ridurre il rischio di incorrere in inadempienze e violazioni delle leggi vigenti. Il sistema di gestione ambientale è indirizzato al monitoraggio dell’inquinamento, al rispetto delle leggi, alla previsione di situazioni anomale e mette l’impresa, ed in particolare il suo legale rappresentante, in condizioni di non incorrere in sanzioni, denunce penali o richieste di risarcimento.
- prevenzione dei danni ambientali e minimizzazione del rischio: la prevenzione degli incidenti attraverso la corretta gestione degli impianti e delle procedure di lavoro e la gestione delle emergenze sono obiettivi fondamentali del sistema di gestione ambientale. In questo modo si evita che rilasci, sversamenti, fenomeni incontrollati di inquinamento provochino danni economici, di immagine o di rapporto con il pubblico e le autorità.
- presentarsi meglio sul mercato: conquistando o mantenendo quote di mercato in paesi dove esiste una particolare sensibilità ambientale; offrendo in anticipo al cliente un motivo in più per scegliere i propri prodotti/servizi.
- miglioramento dei rapporti con il pubblico: la trasparenza dell’informazione ambientale e la verifica da parte di un Ente di certificazione competente e indipendente sono strumenti che l’impresa può utilizzare per aprire un dialogo collaborativo con la popolazione e gli enti locali.
- miglioramento dei rapporti con le autorità: le autorità di controllo conoscono il regolamento di ecogestione e audit e possono tenere presente, soprattutto in fase di autorizzazione e di controllo, gli sforzi compiuti da parte dell’impresa ed il suo atteggiamento responsabile nel rispetto della legge e nel miglioramento continuo .
In definitiva quindi l’adozione di un SGA permette non soltanto di soddisfare richieste specifiche di clienti importanti, ma anche di migliorare l’immagine esterna dell’azienda, di ridurre i rischi e di avere risparmi economici rilevanti.