In ecologia si definisce ambiente l’insieme dei fattori esterni a un organismo che ne influenzano la vita. Il termine viene anche inteso, in senso più ampio, come il complesso degli elementi naturali (la flora, la fauna, il paesaggio) e delle risorse che circondano un determinato organismo e, in particolare, gli esseri umani. Una specifica accezione è quella di ambiente interno, che si riferisce all’insieme delle caratteristiche interne a un organismo, soprattutto di natura chimica (le concentrazioni delle sostanze dei fluidi corporei).
“Ambiente” si configura come un complesso attivo di elementi che si muovono in un contesto comune, che si influenzano reciprocamente. Non è solo un insieme di fatti (gli elementi che lo compongono), ma anche luogo di atti (le dinamiche che tra questi stessi elementi intercorrono).
L’ambiente è più un luogo di modificazioni e di processi storici, che non una questione di essenze e di concetti in cui vivono l’una accanto all’altra natura e cultura. Nel Vocabolario della Lingua Italiana dell’Enciclopedia Treccani (1986), ambiente è definito “la natura, come luogo più o meno circoscritto in cui si svolge la vita dell’uomo, degli animali, delle piante, con i suoi aspetti di paesaggio, le sue risorse, i suoi equilibri, considerata sia in sé stessa sia nelle trasformazioni operate dall’uomo e nei nuovi equilibri che ne sono risultati, e come patrimonio da conservare proteggendolo dalla distruzione, dalla degradazione, dall’inquinamento”.
I parametri con i quali, generalmente, misuriamo l'impatto che l'attività umana ha sull'ambiente sono:
il surriscaldamento dell'atmosfera e l'effetto serra
Da contro per quantificare l'attività che produce meno inquinamento rispetto all'utilizzo di energia prodotta tramite fonti non rinnovabili parliamo di: